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Le donne nel settore movimento terra: Quattro storie di Ritchie Bros.
NotizieMarzo 7, 2023
Il settore del movimento terra e dei mezzi industriali è ancora dominato dagli uomini. Alla Ritchie Bros. vediamo che gran parte del nostro successo è dovuto al fatto che donne di talento, in diversi ruoli, lavorano insieme e raggiungono grandi risultati. Quali sono alcune delle loro storie? Per la Giornata Internazionale della Donna 2023, abbiamo parlato con quattro di loro.
Ogni anno, Ritchie Bros. vende centinaia di migliaia di mezzi ed attrezzature attraverso i suoi canali di vendita in tutto il mondo. Il processo di vendita di Ritchie Bros. è il risultato del grande lavoro dei suoi dipendenti. Inizia con il Territory Manager (responsabile commerciale), che accompagna e segue il cliente attraverso tutto il processo di vendita.
I Territory Manager sono spesso il riferimento principale del cliente e il punto di partenza dell’intero processo di compravendita e transazione. Conoscono i clienti e le loro esigenze, valutano i mezzi, consigliano la migliore soluzione di vendita e sono di supporto in maniera costante.
Vi presentiamo Laura Roberts, Territory Manager – Central West UK, che ha iniziato il suo percorso con Ritchie Bros. 11 anni fa presso la nostra sede di Brisbane, in Australia. Laura ha sempre di voler intraprendere una carriera nelle vendite.
“Ho ricoperto diversi ruoli nel commerciale, nel marketing e nel back office vendite e queste esperienze mi hanno permesso di avere una visione completa dell’azienda. Ho quindi partecipato ad un programma di formazione per Territory Manager, che mi ha fornito le competenze fondamentali per mettermi al lavoro ed iniziare a costruire relazioni con i clienti”.
Laura ha aiutato molti clienti nel Regno Unito a vendere macchinari, e con grande successo. Di recente ha firmato un contratto per 10 enormi gru fuoristrada con un importante noleggiatore ed ha concluso un accordo per la dismissione dell’intero parco macchine di un’impresa edile che ha cessato la sua attività.
Shirin Bazargan, Regional Operations Manager di Ritchie Bros. in Medio Oriente, contribuisce al successo dell’azienda in modo molto diverso. Originaria di Dubai da una famiglia di commercianti persiani, l’imprenditorialità le scorre nelle vene. Nel maggio 2021, Shirin è entrata a far parte di Ritchie Bros. come responsabile dell’ufficio e recentemente è stata promossa al suo ruolo attuale.
Shirin è a capo del team operativo di Dubai che si occupa dell’ organizzazione delle aste di Dubai e la gestione del piazzale. Con il suo team si occupa delle richieste degli acquirenti, dei mezzi in consegna e ritiro, l’importazione, della parte amministrativa, del servizio clienti e molto altro ancora.
Nella sede centrale di Ritchie Bros. nei Paesi Bassi, si trova il team di Marketplace-E Specialist e la responsabile del gruppo di lavoro, Barbara Boukal. Grazie alle sue competenze linguistiche, Barbara aiuta compratori e venditori ad effettuare transazioni sulla piattaforma online in maniera soddisfacente. Una delle sue responsabilità principali è il coordinamento e la gestione di progetti e la collaborazione con altri team. Il segreto del suo successo? La sua capacità di entrare in relazione con i clienti.
“Credo che la cosa più importante in questo lavoro sia costruire relazioni, far sentire il cliente a proprio agio nel processo di acquisto, farlo sentire una persona e non un numero”.
Scendendo di due piani nello stesso edificio, si trova il team Marketing di cui fa parte Yasmina Emad Moustafa Morsy. Yasmina è originaria dell’Egitto. Si è trasferita nei Paesi Bassi per motivi di studio ed è entrata in Ritchie Bros. nell’agosto del 2022. Esperta di marketing digitale, gestisce campagne online per promuovere il parco macchine di Ritchie Bros. e attirare acquirenti da tutto il mondo.
Perché le persone di talento scelgono Ritchie Bros.
I dipendenti di Ritchie Bros. sono una grande risorsa per l’azienda. Ma perchè apprezzano lavorare per un’azienda come Ritchie Bros.? Tutte e quattro le intervistate hanno fornito una risposta comune: l’ambiente internazionale.
Per Shirin, si tratta della cultura aziendale che sostiene la diversità. “La mentalità ‘one team – all in’ sviluppa uno spirito di squadra che parte dalle persone, valorizzando le competenze e creando futuri leader”.
Lo stesso vale per Barbara. Nata in Germania da genitori cechi e cresciuta nei Paesi Bassi, incarna lo spirito internazionale di Ritchie Bros. E proprio questo l’ha affascinata di Ritchie Bros. “Amo stare in un ambiente cosmopolita e lavorare con persone di diverse nazionalità. Anche se lavoro per lo più con colleghi e clienti europei, le culture sono comunque diverse e questo mi spinge a essere più aperta”, dice.
“È davvero una società globale”, conferma Yasmina. “All’interno dell’azienda c’è una grande diversità culturale. Questo favorisce un senso di appartenenza tra i dipendenti”. Yasmina non sapeva bene cosa aspettarsi prima di entrare in un’azienda che aiuta le imprese ad acquistare, gestire e vendere macchine movimento terra. Ma dal primo momento in cui ha messo piede nell’ufficio di Breda, ha percepito un ambiente amichevole che l’ha fatta sentire parte di una squadra.
“Quando sono entrata nel team, mi aspettavo di vedere più uomini, ma sono rimasta sorpresa nel vedere che la maggior parte dei colleghi erano donne. Non solo nel marketing, è stimolante vedere donne che ottengono grandi risultati e ricoprono ruoli di leadership, come la nostra CEO. Per me, come donna, questo è molto motivante”, osserva.
Un suggerimento da ricordare di Laura, Shirin, Barbara e Yasmina
Il Committee for European Construction Equipment afferma che il settore delle costruzioni ha un rapporto di 85:15 tra uomini e donne. Shirin ritiene che questo derivi da stereotipi imposti. Tuttavia, facendo parte della Ritchie Bros, lei stessa non ha incontrato alcuna difficoltà in quanto donna in questo settore. “Potrebbe essere percepito come un settore dominato dagli uomini, ma nei dipartimenti operativi molte donne come me sono motivate a raggiungere obiettivi ambiziosi”, spiega.
Il suo consiglio per le altre donne che entrano nel settore è di non sentirsi intimidite e di uscire dalla propria zona di comfort. “Non saprete mai di cosa siete capaci fino a quando non crederete in voi stesse e non vi dedicherete al raggiungimento dei vostri obiettivi. Allora sarete sorpresi di ciò che avrete realizzato!”.
“Il settore dei mezzi industriali è spesso percepito come un “lavoro da uomini” e spesso si pensa che le donne possano essere vittime di stereotipi o pregiudizi da parte di colleghi, clienti o responsabili. Tuttavia, per me non è così. Ritchie Bros. ha creato un ambiente di lavoro inclusivo offrendo programmi di formazione e percorsi di sviluppo professionale”, aggiunge Laura, consigliando a chiunque sia interessato al settore del movimento terra di cercare opportunità di formazione che permettano di sviluppare costantemente le proprie competenze.
“Non importa se sei un uomo o una donna; se lavori duramente sulla tua formazione e hai una passione per il settore, puoi superare ogni sfida… Incoraggerei chiunque a entrare nel settore delle costruzioni, e spero che le donne siano sempre più motivate, in modo che gli stereotipi di genere possano svanire”, afferma.
“Poiché il settore sta diventando sempre più inclusivo e sempre più donne ricoprono ruoli importanti, nessuno deve lasciarsi frenare dagli stereotipi di genere. Abbracciate la vostra unicità e fate la differenza grazie alla vostra esperienza. Solo le vere sfide portano grandi soddisfazioni”, conclude Yasmina.
Le quattro intervistate rispondono: Qual è la tua macchina MMT preferita? –Laura: “L’apripista cingolato è il cavallo di battaglia delle costruzioni. Mi piace sempre in piazzale e vedere il dozer lavorare nell’ambiente per cui è stato costruito”. –Shirin: “La terna perché è un’attrezzatura per applicazioni 2 in 1, dotata di diversi accessori, che la rendono estremamente polivalente e con un buon valore di rivendita”. –Barbara: “Un dumper Volvo perché è il mezzoche ho venduto di più e lo associo a ricordi piacevoli”. –Yasmina: “L’escavatore cingolato, perché ho avuto l’opportunità di salire in cabina ed è stata un’esperienza incredibile che mi ha permesso di entrare meglio in contatto con il settore”. |
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